Perché proprio degli assorbenti e perché gratis

Vero che la priorità è essere e non esibirsi, che in questo caso parliamo di assorbenti, di strumenti per le donne ed è dunque su di loro (e a ricaduta su noi tutti!) che deve orientarsi la messa a fuoco e non invece sulla marea di post social, di pdf, di bilanci etici, e tutto il corollario che tradisce una maggior attenzione e farsi belli agli occhi dei clienti che non a migliorarsi.

Però a volte sentiamo bussare sulla nostra schiena.

Sono le nocche del senso di colpa.

“Ma come, proprio noi che raccontiamo le marche, i valori, le persone dietro a un brand, poi non raccontiamo questa e quell'altra cosa di noi? Della marca copiaincolla che rappresentiamo e viviamo noi?”.

Dunque eccoci qui - giustamente, suvvia - a raccontare questa cosa che abbiamo fatto con gli assorbenti.

Come è cominciata?
Come spesso cominciano queste nostre azioni.

Da un ragionamento elementare.

Se tutti diamo per scontato che nei bagni ci sia la carta igienica per pulirsi, che di fianco a un distributore di caffè ci sia un cestino per gettarci dentro i bicchierini, che di fianco a un lavandino ci siano salviette per asciugarsi le mani, perché diavolo non diamo tutti per scontato che nei bagni debbano esserci anche degli assorbenti?

Esattamente come la carta igienica, il cestino, le salviette, anche gli assorbenti dovrebbero stare lì per ragioni logiche.

Ragioni addirittura fisio-logiche, che riguardano la quotidianità della parte femminile del nostro team. Una quotidianità che, tutti insieme in questa comunità, abbiamo cominciato a facilitare guidati da ragioni per noi spontanee e naturali. Il punto è che forse non lo sono per tutti.

FILOSOFEGGIARE VS FARE

Dunque cosa impedisce agli assorbenti una presenza analoga alla carta igienica?